In occasione della mostra di Morena Chiodi, il Gruppo Manservigi ha curato la realizzazione di un opuscolo di presentazione delle sue opere.
Proseguirà fino al 16 dicembre all’Exhibition Art Gallery di Fano la mostra personale di Morena Chiodi.
Un intero mondo, un mondo parallelo, sopra o sotto di noi, quello che prende vita dalla matita della giovane jesina diplomata presso l’Accademia di Belle Arti di Urbino, già vincitrice con le sue opere del “Premio Salvi” nel 2002 e del “Premio Marche” nel 1998.
“Micro/Macrocosmo” è un percorso espositivo attraverso cui l’artista mostra un universo parallelo, “un universo in cui legioni di creature laboriose gemono in un acuto ronzio in un turbinare di piccole volontà e pure intenzioni”.
Un’arte, definita da Fabrizio Alfano, straordinaria, intima, quasi timida, che attraverso l’intensità della sua essenza fa’ percepire l’impostazione emozionale della sua ricerca espressiva ricca di elementi simbolici. La rappresentazione di un’idea, il criterio estetico si evince dalla struttura degli insetti che l’autrice realizza olio su carta.
Una flessibilità pittorica sbalorditiva che introduce al fenomeno dell’Entanglement asserendo che esistono territori, universi paralleli in cui dimorano nature incorporee antiche, demoni o semplici organismi e si spalancano su un mondo “olografico” in cui i contenuti delle visioni hanno una radice antropologica, e anche mistica, conosciuta ai soggetti che sperimentano lo psichedelico.
Alcune immagini dell’inaugurazione
Questi gioielli multidimensionali senza tempo, così definiti da Fabrizio Alfano, sono delle manifestazioni di lux nature che ci danno la sensazione dello schiudersi di qualcosa intorno a noi di appena percepibile che si dilata su milioni di anni.
Dal 28 novembre al 16 dicembre presso l’“Exhibition Art Gallery” in via San Paterniano 8 Fano, le sue opere vi condurranno dentro uno specchio per mostrarvi come è davvero il mondo e come siete voi.
“Gli artisti veri, quelli nati di domenica, però vedono quello che gli altri non vedono e sanno quello che noi non sappiamo. Ho l’impressione che Morena appartenga a questa specie.” Alberto Berardi.