Eravamo in tanti l’8 maggio ad Ancona, al convegno dedicato all’Enterprise2.0: c’erano Lorenzo e Simone Manservigi, Diego Ciarloni e Barbara Ricci dell’agenzia Kitiri e Ilaria Mauric

Organizzato da ClubTi Marche con il coordinamento di Luca Giacconi e la collaborazione di tutto lo staff di e-xtrategy, l’evento ha visto discutere aziende, partner ed esperti del settore sull’Enterprise2.0, tema su cui riflettiamo per la seconda volta. Dopo le introduzioni del Magnifico Rettore Prof. Ing. Marco Pacetti, di Luca Giacconi e Michele Luconi, Stefano Mainetti ha tracciato il quadro della situazione, per dare un contesto alle due tavole rotonde pomeridiane, presentate da Luca Conti.

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Mainetti ha presentato i risultati della ricerca dell’osservatorio Politecnico di Milano, che puntano a capire in che situazione si trovi L’Enterprise2.0 ai tempi della crisi. Su 102 aziende intervistate, nonostante le previsioni iniziali, gli investimenti per il futuro nei settori ICT, architetture per la gestione dell’impresa e socialnetworking aziendale sono in crescita. Inoltre la visione dei direttori delle risorse umane è sempre più propensa a credere nelle risorse offerte dai nuovi media e nuovi strumenti online per le imprese. Infine, se è vero che strumenti come social network, wiki, forum, instant messaging e altri vengono usati più in ambito privato che professionale, il loro utilizzo è in crescita anche nelle aziende e viene visto come un’opportunità. In breve, l’enterprise2.0 genera un valore per l’impresa ed è vissuta come un’esigenza strutturale e congiunturale.

A seguire, la “Tavola Rotonda Enterprise 2.0” ha visto i casi di studio Indesit/Metisoft e Tecla/Lamborghini (presentati da Giovanni Bellucci, Luca Simonelli e Carlo Visani), aziende che usano varie soluzioni collaborative (blog, forum, intranet e strumenti ottimizzati per i cellulari) per tenere sempre viva la comunicazione con i dipendenti e con i partner/fornitori
Durante gli speech, Maximiliano Ardigò ha spiegato quali sono le trasformazioni in arrivo per le aziende che si orientano al 2.0. In chiusura, Emanuele Quintarelli ha definito i confini entro cui dovrebbe iniziare a muoversi un’azienda che voglia intraprendere il percorso verso il 2.0
Molto interessante il dibattito che ne è seguito: le aziende hanno esposto i loro dubbi sugli strumenti collaborativi, che vengono molto spesso visti come dispersivi, sul ROI effettivo e su come iniziare un percorso verso il 2.0. Gli speaker hanno risposto cercando di individuare alcune delle basi culturali entro le quali ci si muove: Mainetti ha spiegato che cosa si intende per knowledge sharing (liberare la conoscenza delle risorse interne e connetterle con quelle esterne) e ha invitato a lasciare spazio alla persona per aprirsi alla connettività. Quintarelli ha sottolineato che web 2.0 è diverso da Enterprise 2.0 e che la fiducia nei propri collaboratori è un elemento cruciale. Il panorama entro cui ci si muove viene compreso ma è visto come molto difficile da digerire, perché presuppone un cambio di rotta radicale, da monodirezionale a partecipativo.

Alla “Tavola Rotonda Social Media Marketing” hanno partecipato Francesco Verdinelli (Marketing Manager per Combo Europe e direttore creativo per Fornari), Simone Brunozzi (Europe Technology Evangelist per Amazon) e Marco Massarotto (Fondatore e Presidente Hagakure e autore di “Internet P.R.”). Verdinelli e Brunozzi hanno mostrato quante strategie di marketing originali e virali possono essere adottate nei loro settori di business, grazie agli strumenti presenti in rete. Massarotto ha completato il discorso individuando le principali difficoltà che un’azienda affronta quando si ritrova a conversare in rete: con un occhio di assoluto riguardo alla propria brand reputation, le aziende devono imparare a non temere il dialogo, a vedere le critiche al prodotto/servizio come suggerimenti per migliorarlo, a scegliere un passo alla volta i network in cui inserirsi per gestire la complessità di ognuno, a tenere i giusti tono di voce e identità.

Dopo un pomeriggio così ricco di spunti, in azienda abbiamo iniziato una riflessione per capire se e come intraprendere una strada di questo tipo. Le domande che ha rivolto il pubblico sono anche le nostre, ma è anche vero nel mare di soluzioni possibili, ce ne sono certamente alcune che potrebbero tornare utili al nostro business e alla rete di relazioni che teniamo quotidianamente con i nostri interlocutori.

 

Per approfondimenti:

La serata è proseguita con la GirlGeekDinner Marche, alla quale hanno partecipato Ilaria Mauric, Barbara Ricci, Silvia Busca e Marzia Tortorella: